Marketing culturale

Il marketing culturale è un settore dinamico e in continua evoluzione, che celebra e valorizza le arti e il patrimonio culturale attraverso strategie innovative e coinvolgenti.

Il nostro obiettivo è rendere la cultura accessibile a tutti, trasformandola in un’esperienza condivisa, capace di emozionare, educare e creare connessioni profonde tra il pubblico e il territorio. Crediamo che ogni espressione artistica e ogni testimonianza storica abbiano un valore inestimabile e che, attraverso un racconto ben strutturato e strumenti di comunicazione efficaci, possano diventare parte integrante della vita di ognuno di noi.

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Il marketing culturale non è solo una forma di promozione, ma un modo per illuminare la bellezza e l’importanza della cultura nella nostra società. È un ponte tra passato e futuro, un mezzo per avvicinare le persone al patrimonio che le circonda e renderle protagoniste della sua conservazione e valorizzazione.

In questo contesto, YepTalks si impegna attivamente non solo nella realizzazione di mostre e nella promozione di artisti emergenti, ma anche nella costruzione di una nuova consapevolezza culturale. Crediamo che educare le nuove generazioni alla bellezza e alla storia sia fondamentale per garantire un futuro in cui il patrimonio artistico venga non solo ammirato, ma anche rispettato e tutelato. Vogliamo che i giovani di oggi crescano con la consapevolezza che i beni culturali appartengono anche a loro e che la loro cura e valorizzazione sono una responsabilità condivisa. Solo così possiamo assicurare che le meraviglie del nostro passato continuino a ispirare e arricchire le generazioni future.

Casi studio

 

Nel 2023, la Chiesa Parrocchiale dei SS. Nazario e Celso di Urgnano è stata oggetto di un significativo intervento di restauro, che ne ha restituito la facciata al suo splendore originario. Questo restauro ha dato il via a un percorso educativo coinvolgente, rivolto agli alunni della scuola primaria “Don Luigi Sturzo” e della scuola dell’infanzia parrocchiale. L’iniziativa ha raggiunto 18 classi, inclusa la sezione Montessoriana, coinvolgendo circa 500 bambini tra i 6 e i 10 anni, senza dimenticare i più piccoli: 50 bambini della scuola dell’infanzia, tra i 4 e i 5 anni, hanno partecipato a un’esperienza pensata su misura per loro.

Il percorso ha preso il via il 15 novembre 2024 con lezioni interattive condotte da yepTalks.

Le attività si sono sviluppate in due momenti principali:

01

Una lezione teorica in aula

Durante gli incontri in classe, i bambini hanno potuto esplorare il valore storico e culturale della chiesa attraverso giochi e attività didattiche.

02

Un’uscita didattica alla scoperta del patrimonio locale

A partire dal 26 novembre, le lezioni sono state affiancate da visite guidate, permettendo agli studenti di osservare dal vivo ciò di cui avevano discusso, rafforzando così la loro comprensione e il senso di appartenenza al territorio.

Durante la fase teorica, le classi sono state coinvolte in attività pratiche e interattive, che hanno trasformato l’apprendimento in un’esperienza coinvolgente. In particolare, è stato approfondito lo studio del Ceppo del Brembo, la pietra utilizzata per la facciata della chiesa: la sua origine, le caratteristiche, il processo di formazione e i fenomeni di degrado. Attraverso immagini e illustrazioni create sempre da yepTalks, i bambini hanno scoperto i segni dell’invecchiamento della pietra, in generale il degrado e il fondamentale lavoro del restauratore per conservarne la bellezza nel tempo.

Un progetto che ha saputo unire conoscenza ed esperienza diretta, stimolando la curiosità dei più piccoli e gettando le basi per una maggiore consapevolezza e responsabilità nei confronti del patrimonio culturale.

“Un progetto riuscito sotto tutti i punti di vista, frutto di una bella collaborazione. Inizialmente doveva essere rivolto ai ragazzi fino alla classe terza ma ci è piaciuto davvero molto e così abbiamo coinvolto tutte le classi, compresi gli alunni che non sono di religione cristiana. Infatti il progetto era di tipo culturale. È stata un’occasione preziosa sia dal punto di vista dell’educazione culturale, sia della conoscenza del territorio.”